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Email marketing: contatti, contenuti e obiettivi

L’email marketing è un ottimo strumento per promuovere le attività e i servizi della propria azienda tuttavia, come ogni altro strumento, se affidato alle mani sbagliate può risultare inutile o, nei casi peggiori, fare danni. Chiaramente non parliamo di danni fisici, ma di danni a livello di immagine e di comunicazione andando a veicolare contenuti non in linea con i valori del brand.

Una simile premessa non deve però dimostrarsi demoralizzante, perché in realtà basta attenzionare alcuni cardini dell’email marketing per produrre qualcosa di interessante e per offrire un canale solido da cui possano provenire nuovi clienti per l’azienda.

Andiamo quindi a scoprire qual è la migliore strategia per un email marketing di successo e alcuni trucchi insieme a Sergio Pinto di Geofelix, web agency a Milano.

Email marketing: le domande essenziali

Prima di cominciare delle campagne di email marketing dovete porvi delle domande come dei novelli Amleto: essere o non essere, questo è il dilemma. No beh non proprio le stesse ovviamente, però le domande vi servono per orientarvi e, di conseguenza, per dare corpo e forza ad una strategia di comunicazione che tende ad un obiettivo preciso.

I punti da chiarire si possono riassumere in 3 interrogativi correlati uno all’altro:

  • Ho una lista valida di contatti?
  • Sto curando i miei contenuti?
  • Perché sto mandando questa mail?

Andiamo a vedere come rispondere al meglio per creare le giusta fondamenta su cui costruire una campagna che porti a casa dei risultati.

Email marketing: la lista dei contatti

Per questo aspetto possiamo cominciare ricordando una famosa massima latina: “divide et impera” che tradotto letteralmente vuol dire “dividi e comanda”. Come può essere applicato questo metodo alla lista dei contatti? Al fine di avere una valida lista di indirizzi a cui spedire le campagne dobbiamo raccoglierli facendo attenzione alla loro provenienza. Facciamo un esempio pratico: se stiamo seguendo un’azienda di formazione che promuove diversi corsi, sarà il caso di capire chi ha chiesto informazioni su un determinato corso.

Il passo successivo è catalogare i contatti proprio in base ai corsi a cui si sono mostrati interessati. Per farlo solitamente i tool di email marketing offrono la possibilità di ricorrere all’uso dei tag: così facendo in gergo tecnico andiamo a “segmentare” la nostra mailing list.

Arrivati a questo punto saremo sicuri di inviare comunicazioni mirate e non a far cadere email a pioggia indistintamente su tutti gli utenti, anche perché questo atteggiamento porterebbe ad un solo nefasto risultato, ossia quello di essere segnalati come spam.

Email marketing: i contenuti

Cosa vuol dire esattamente curare i contenuti? Questo elemento è strettamente collegato al precedente dove, per ovvie ragioni, ogni email va personalizzata in base al target di riferimento. Mandare una email generica omnicomprensiva a tutti è quasi sempre inutile.

Per riuscire al meglio in questa operazione possiamo riprendere l’esempio fatto in precedenza: se ho un corso in promozione destinato a uno specifico segmento del mio pubblico, creerò una email imperniata su questa promozione per quel segmento. Ecco perché si parla sempre di campagne al plurale e mai di campagna di email marketing al singolare.

Da un punto di vista puramente grafico posso realizzare un layout accattivante che accompagna il contenuto: il packaging è importante tanto quanto il prodotto. Infine mettete ben in evidenza le call to action.

Email marketing: gli obiettivi

Andiamo adesso alla domanda più spinosa: perché l’azienda sta inviando queste campagne di email marketing? Il primo istinto è seguire la logica della cartolina: quando la inviamo, lo facciamo per sentirci più vicini a chi abbiamo lasciato a casa e coinvolgerli nella nostra esperienza.

All’interno di questa logica però va inserito il concetto del “contenuto di valore”, ossia una informazione utile per chi legge la mail. Un contenuto di valore rende i nostri messaggi unici e importanti.

Le campagne così creano clienti fidelizzati nel tempo, attraverso una catena di messaggi che si dipana nell’arco dell’anno. Anche perché pensare di riuscire a convertire dopo la prima email equivale a pensare di poter vincere una medaglia olimpica dopo una settimana di palestra.

Il primo obiettivo è far percepire la competenza in uno specifico ambito professionale e quindi far crescere la brand reputation nel tempo. Solo una volta stabilita questa connessione ci possiamo porre l’obiettivo della vendita, che in parte verrà da sé in modo quasi naturale.