Don't lose the News

Sintonizza la mente con le note dell'informazione.

Traduttore e interprete: quali sono le differenze

Interprete e traduttore non sono la stessa cosa. Entrambi hanno un’obiettivo comune, quello di far conoscere un contenuto, trasportandolo da una lingua ad un’altra: ciò che cambia sono gli strumenti con i quali avviene la traduzione. Nel caso della traduzione si tratta di contenuti scritti, mentre l’interpretariato è orale. Fare l’interprete è più difficile rispetto a fare il traduttore: si lavora simultaneamente e non si ha tempo di consultare né i dizionari, né i software tecnologici. Va inoltre tenuto conto anche della flessione della voce, dell’intonazione e di tutti gli elementi che fanno parte della lingua parlata. In questo articolo, scritto insieme agli esperti di Dotwords, analizziamo tutte le differenze delle professioni di traduttore e interprete.

Traduttore: chi è e cosa fa

Per quanto i due termini, traduttore ed interprete, vengano spesso usati con lo stesso significato hanno due accezioni ben diverse. Il traduttore è il professionista che si occupa solo di testi scritti; quindi solitamente lavora con scadenze più lunghe e può avvalersi di diversi strumenti, da quelli più tradizionali come il dizionario bi-lingue a quelli più moderni e tecnologici come i software che effettuano traduzioni automatiche. A seconda del contenuto ci possono poi essere due diversi tipi di traduzione: quella letteraria e quella informativa. Nel primo caso di tratta della traduzione di testi come romanzi, saggi, racconti o poesie: un lavoro che richiede particolare attenzione da parte del traduttore che si trasforma in una sorta di scrittore, valutando quali siano le parti da “sacrificare” all’interno del testo ed effettuando anche delle scelte stilistiche e metriche. Nel caso della traduzione informativa si concentra sul contenuto, senza particolari attenzioni stilistiche. Diverse anche le tipologie di traduzione: quelle giudiziarie riguardano documenti legali; mentre quelle giuridiche comprendono tutti quei documenti che rientrano in un contesto giudiziario, ad esempio leggi e regolamenti sulla compravendita. Ambiti ancora diversi sono quello medico, quello scientifico, quello finanziario e quello tecnico.

Un buon traduttore deve avere delle competenze specifiche: in primis la conoscenza della lingua madre, delle sue strutture sintattiche e dei suoi linguaggi specifici. Deve poi conoscere la lingua da cui deve effettuare la traduzione, avere una buona capacità di analisi e comprensione del testo e, se possibile, una specializzazione in uno dei settori relativi alla traduzione stessa.

Interprete: chi è e cosa fa

Più complessa la professione di interprete che ha come caratteristica principale quella di essere simultanea. Gli interpreti sono coloro che si occupano di tradurre conversazioni tra persone che parlano lingue diverse. Anche in questo caso esistono diversi tipi di interpretariato: in quello consecutivo l’interprete effettua la traduzione al termine del discorso, avendo l’accortezza di ricordarsi tutto quello che è stato detto; in quello simultaneo la traduzione avviene in maniera diretta, come ad esempio con il linguaggio dei segni; in quello sussurrato l’interpreta sussurra la traduzione all’orecchio; mentre in quello telefonico, utilizzato in maniera frequente dalle Nazioni Unite, l’interprete lavora da remoto.

Così come per i traduttori, anche per gli interpreti esistono diversi tipi di specializzazioni. Gli interpreti di viaggio sono quelli che vengono assunti per comunicare più velocemente nel corso delle trasferte all’estero e che sono impiegati, ad esempio, dai giornalisti e dai politici. L’interprete medico è quello che coadiuva la comunicazione tra il medico e il paziente, qualora parlino lingue diverse; mentre quello legale opera nelle aule dei tribunali. In entrambi questi ultimi due casi si tratta di figure altamente specializzate, che devono avere anche conoscenze di lessico e di terminologia specifiche per il settore. Nelle conferenze può essere richiesta anche la presenza di più interpreti, in quanto le lingue parlate possono essere più di una ed è necessaria una maggior copertura di traduzione. Gli interpreti di comunità sono quei professionisti che operano in amministrazioni comunali, organizzazioni sociali e associazioni legate al mondo del volontariato o delle ONG.

Leggi anche l’articolo: Milano verticale: un tour tra i grattacieli