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L’importanza della calibrazione per sensori e trasduttori

I sensori e trasduttori sono i dispositivi che permettono di gestire numerose esigenze in diversi settori. Consentono a sistemi di qualsiasi genere di acquisire informazioni sotto forma di grandezze fisiche e di esprimere in uscita una grandezza elettrica. Per il loro corretto funzionamento è però necessario procedere periodicamente a interventi di calibratura e manutenzione.

Sensori e trasduttori

Da un punto di vista prettamente tecnico i sensori e i traduttori sono di fatto lo stesso dispositivo. In particolare sono circuiti in grado di acquisire in ingresso una grandezza fisica e di riportarla in uscita sotto forma di grandezza elettrica per consentire a tutto l’impianto posizionato a valle di poterla elaborare e utilizzare per un qualsiasi scopo.

Infatti, rappresentano il primo elemento di tutta la catena di acquisizione digitale, completato dai circuiti di condizionamento, da un multiplexer e una serie di attuatori. Sono dispositivi di straordinaria versatilità perché possono essere usati nei più disparati campi per acquisire in ingresso grandezze come l’accelerazione, la torsione, la coppia, la forza, la velocità lineare, la velocità angolare, la pressione, la posizione e molto altro.

Le applicazioni sono molteplici come sistemi medicali, quelli ferroviari e sistemi telemetrici. Molti di questi sensori vengono anche utilizzati per realizzare freni e frizioni di mezzi di qualsiasi tipologia oppure per sistemi dinamometrici e per applicazioni nel settore dell’elettronica di controllo.

La classificazione dei trasduttori

I trasduttori sono disponibili in commercio in tantissime varianti che si differenziano per grandezza fisica acquisita in ingresso e per altri aspetti. È dunque possibile far riferimento a una classificazione basata su alcuni criteri.

Il primo e più importante riguarda il modo con cui avviene la conversione della grandezza fisica in ingresso. In particolare, esistono i trasduttori primari e quelli secondari. Nella prima categoria ricadono tutti i dispositivi in grado di convertire direttamente la grandezza fisica in una elettrica. Invece, la seconda categoria prevede dispositivi che trasformano l’ingresso in un’altra grandezza fisica che poi sarà riportata in ingresso a un secondo trasduttore però di tipo primario.

Il secondo criterio utilizzato per classificare i trasduttori riguarda il tipo di grandezza elettrica in uscita. Infatti, è possibile ritrovarsi la corrente elettrica, la differenza di potenziale, la capacità e tanti altri. Anche in questo caso possono essere di due tipi ossia i trasduttori attivi e quelli passivi. I primi sono i trasduttori che restituiscono tensione oppure corrente. Invece i passivi sono i trasduttori che offrono in uscita la resistenza elettrica, la capacità e non solo.

Per completezza di informazione, esiste anche un terzo criterio solitamente utilizzato per suddividere i trasduttori. In particolare, fa riferimento al tipo di segnale ossia se questo è continuo si parla di trasduttori analogici mentre con i trasduttori digitali in uscita c’è il valore di una variabile espresso in codice binario.

L’importanza della calibrazione periodica

Può capitare con il passare del tempo e con condizioni ambientali non proprio ottimali, che i traduttori possano perdere di efficienza e precisione. Questo significa che l’elaborazione del segnale elettrico non risulta perfettamente corrispondente a quanto ricevuto un ingresso.

Per evitare che questo possa avvenire è necessario affidarsi ad aziende che supportano il cliente in fase di vendita e di post vendita come nel caso di www.dspmindustria.it. È previsto un funzionale servizio di calibrazione per tutti i prodotti presenti in catalogo e, in aggiunta, la possibilità di effettuare eventuali riparazioni, sostituzioni e calibrazione per la corretta taratura di tutte le grandezze fisiche come l’accelerazione, la pressione, la forza, l’inclinazione, lo spostamento, la velocità angolare e tante variabili inerziali. Soltanto con questo accorgimento si ottiene la massima funzionalità del trasduttore e relativa efficienza di tutto il sistema che si trova a valle di esso.

I sensori e trasduttori sono dei dispositivi che consentono di trasformare una grandezza fisica in ingresso in una elettrica che potrà essere elaborata da tutto il sistema a valle. Può accadere con il passare del tempo e con un utilizzo dei dispositivi all’interno di ambienti stressanti dal punto di vista delle condizioni ambientali, di potersi ritrovare con un trasduttore non più efficiente. Per questo è fondamentale tenere sempre sotto controllo ed eventualmente procedere con interventi di assistenza e di calibrazione.