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Green Pass e sanzioni: modalità di controllo e altre informazioni utili

Green Pass e sanzioni: tutto quello che c’è da sapere su modalità di controllo, responsabilità e altre informazioni utili

Il Green Pass è ormai una realtà con cui, a partire dal 1° Settembre, stiamo imparando a fare i conti: tra sostenitori e oppositori, la certificazione verde è di fatto entrata a far parte delle nostre vite, ed è sempre più indispensabile per svolgere tantissime attività ed accedere liberamente in tantissimi luoghi.

Attualmente infatti, il certificato verde è indispensabile:

  • per il personale scolastico (e i genitori che vogliano accedere ai locali scolastici)
  • per l’accesso ai mezzi di trasporto interregionali, dai treni agli aerei ai bus
  • per andare in palestra, piscina, centri sportivi
  • per visitare musei, accedere ad eventi, concerti e spettacoli
  • per mangiare al ristorante al chiuso

Chi non ha il Green Pass si trova di fatto ad affrontare una serie di limitazioni. Ma non è solo l’obbligo di certificazione verde a far discutere. Molte perplessità riguardano anche le modalità di controllo del Green Pass e della sua validità.

Sono molte le voci di protesta che si sono alzate al riguardo, soprattutto tra chi è tenuto ad effettuare i controlli. Proviamo a capire perché.

Green Pass: modalità di controllo e verifica

Le modalità di verifica e controllo dei certificati verdi che attestano l’avvenuta guarigione e/o vaccinazione dal virus Covid-19 sono state stabilite dal Ministero dell’Interno con circolare del 10 agosto 2021.

L’aspetto forse più interessante da sottolineare riguarda il fatto che il controllo del Green Pass deve avvenire, secondo la circolare in questione, in 2 fasi consecutive.

  • la prima fase, di controllo della certificazione, che è obbligatoria e deve riguardare tutti i presenti/avventori, nessuno escluso  
  • la seconda fase, di verifica dei dati anagrafici, che è a discrezione dei controllori e non riguarda tutto il pubblico presente, ma si effettua a campione

Vediamo in che modo, idealmente, dovrebbero svolgersi le due fasi.

Nella prima fase, quella di controllo, le persone deputate ad effettuare la verifica del Green Pass e investite ufficialmente di tale mandato dai vertici aziendali, effettuano i dovuti controlli per accertarsi che tutti gli avventori siano in possesso di una certificazione verde valida.

È importante che la delega sia conferita formalmente, tramite un atto con tutte le istruzioni necessarie ad effettuare l’attività di verifica in questione.

Come dicevamo, questa fase è da considerarsi obbligatoria.

La seconda fase invece, quella di verifica, riguarda l’accertamento dell’identità personale, ed avviene soltanto in circostanza particolari, ovvero quando il gestore deputato al controllo dei Green Pass nutra perplessità circa la validità della certificazione.

Questa seconda verifica infatti serve ad accertarsi che il certificato esibito sia effettivamente associato all’identità della persona che lo sta presentando, e serve chiaramente a scongiurare frodi e appropriazioni indebite di Green Pass.

Per effettuare questo secondo step, il controllore può richiedere all’avventore di esibire un documento di identità e in caso di rifiuto o di incongruenza con il Green Pass, può negargli l’accesso.

Green Pass e sanzioni

Questo secondo passaggio, da molti sottovalutato, è invece fondamentale perché permette di tutelare completamente l’esercente da eventuali sanzioni.

Se infatti quest’ultimo dimostra la sua buona fede, ovvero di aver effettuato tutti i controlli del caso secondo le regole, in caso di irregolarità la sanzione viene applicata soltanto al cliente.

Se invece risulta evidente la noncuranza e quindi la connivenza anche da parte dell’esercente, che non si è curato di richiedere il Green Pass o di verificare il documento di identità in caso, ad esempio, di palese incongruità tra la data di nascita presente sulla certificazione e l’età dell’avventore, allora in questo caso anche l’esercente sarà soggetto a sanzione.

Le multe vanno da 400 a 1.000 euro, inoltre per il titolare dell’attività c’è il rischio di chiusura dell’attività commerciale da un minimo di 1 ad un massimo di 10 giorni se si dovesse accertare una violazione reiterata per 3 volte in 3 giorni diversi.

Vuoi maggiori informazioni su Green Pass, sanzioni e modalità di controllo?

Leggi la circolare completa sul sito di Terrazzini qui.